Tra le 32 squadre qualificate ai Mondiali di Brasile 2014, la Bosnia è l’unica esordiente. Nonostante la prima partecipazione a una competizione internazionale, il ruolo di matricola sta stretto a una compagine che occupa il 16° posto nel ranking Fifa e ha le possibilità per ben figurare alla kermesse iridata.

Proprio nella Bosnia militano due dei possibili protagonisti del Mondiale, Miralem Pjanic, splendido metronomo nella Roma di Garcia ed Edin Dzeko, l’attaccante del Manchester City, campione in Premier League. Attorno a loro, tanti altri calciatori interessanti. A cominciare dal portiere, Asmir Begovic dello Stoke City, autore quest’anno anche di un gol su rinvio contro il Southampton. In difesa (reparto più debole), c’è l’esperto capitano Emir Spahic, ora al Bayer Leverkusen ma con un passato al Siviglia e alla Lokomotiv Mosca. In mediana, Pjanic a parte, ecco Misimovic, ex Wolfsburg che ora gioca in Cina, il laziale Lulic e Salihovic dell’Hoffenheim, una garanzia sui calci piazzati. In avanti, il partner di Dzeko è Vedad Ibisevic, classe 1984, di professione goleador, con uno score di 107 reti in Bundesliga con le maglie di Alemania Aachen, Hoffenheim e Stoccarda.

Ci sarà tutto un popolo a tifare per i Dragoni. Lo scorso novembre, dopo la vittoria decisiva in Lituania nelle qualificazioni, a Sarajevo fu festa grande per tre giorni. Quelle immagini hanno fatto il giro del mondo. Caroselli di automobili, bandiere sventolanti, fuochi d’artificio con intorno gli edifici che ancora recano, indelebili, le ferite dei bombardamenti delle guerre degli Anni ’90. Altri tempi. Ora la Bosnia è rinata e vuole stupire il mondo con la sua nazionale.

La storia della Bosnia ai Mondiali

Come scritto in precedenza, la Bosnia è all’esordio in un Mondiale. La federazione è affiliata alla Fifa del 1996. Quattro anni fa, i balcanici hanno sfiorato la qualificazione a Sudafrica 2010. Seconda nel girone dominato dalla Spagna, la Bosnia è stata eliminata nello spareggio dal Portogallo, vincitore per 1-0 sia all’andata che al ritorno. Nel 2012, sempre i lusitani hanno sconfitto la Bosnia in un altro spareggio playoff, valido per l’accesso agli Europei di Polonia e Ucraina. In quell’occasione, il punteggio è stato più netto. 0-0 all’andata a Zenica; 6-2 a Lisbona.

La qualificazione a Brasile 2014

La Bosnia si è qualificata ai Mondiali 2014, vincendo il Gruppo G della zona europea, a pari punti con la Grecia. Decisiva la differenza reti con il +24 dei bosniaci contro il +8 ellenico. I tre punti decisivi sono arrivati all’ultima giornata con lo 0-1 contro la Lituania, a Kaunas, firmato Ibisevic che ha reso vano il successo della Grecia con il Lichtenstein.

Nelle 10 partite disputate, la Bosnia ha perso solo con la Slovacchia, in casa (0-1). Una sconfitta che avrebbe potuto pregiudicare il cammino di Pjanic&Co, tornati immediatamente in testa con l’1-2 rifilato agli stessi slovacchi nella trasferta di Zilina. Cannoniere del girone, Edin Dzeko con 10 gol, seguito dai connazionali Ibisevic e Misimovic a 8. 30 i gol totali segnati dai bosniaci, 21 dei quali rifilati a Lettonia e Lichtenstein.

L’allenatore della Bosnia: Safet Susic

Subentrato a Blazevic, ex c.t della Croazia terza a Francia ’98, Safet Susic è approdato, nel 2009, sulla panchina della Bosnia dopo una serie di esperienze nel campionato turco. Se come allenatore si è fatto conoscere per la qualificazione dei suoi in Brasile, in passato, Susic è stato uno dei più importanti calciatori jugoslavi. Di ruolo centrocampista offensivo – attaccante, con la nazionale della Yugoslavia, unita prima della dissoluzione del 1992, ha disputato due campionati del mondo, Spagna ’82 e Italia ’90. In quest’ultimo Mondiale, gli slavi si sono presentati con un organico ultra competitivo che annoverava tra gli altri, Savicevic, Stojkovic, Pancev, Prosinecki, Jarni e Katanec. A sconfiggere la Yugoslavia fu l’Argentina, ai rigori, nel match di quarti di finale disputato a Firenze.

Susic è stato votato, recentemente, come il miglior calciatore della storia del Paris Saint Germain, squadra con la quale ha militato dal 1982 al 1991, vincendo una Ligue 1 (1986) e una Coppa di Francia (1983). Il prestigioso quotidiano transalpino, l’Equipe, gli ha conferito, nel 2012, il titolo di miglior calciatore straniero nella storia della Ligue 1.

La rosa dei 23 della Bosnia

Portieri : Begovic (Stoke City), Fejzic (Aalen), Avdukic (Borac Banja Luka)

Difensori : Spahic (Bayer Leverkusen), Kolasinac (Schalke 04), Bicakcic (Eintracht Braunschweig), Vranjes (Elazigspor), Sunjic (Zarya Lugansk), Vrsajevic (Hajduk Spalato), Mujdza (Friburgo)

Centrocampisti : Misimovic (Guizhou Renhe), Medunjanin (Gaziantepspor), Pjanic (Roma), Salihovic (Hoffenheim), Lulic (Lazio), Hajrovic (Galatasaray), Ibricic (Erciyesspor), Tino Susic (Hajduk Spalato), Besic (Ferencvaros), Hadzic (Sturm Graz)

Attaccanti : Dzeko (Manchester City), Ibisevic (Stoccarda), Visca (Istanbulspor)

Il Gruppo F e il calendario della Bosnia

La Bosnia è stata inserita nel Gruppo F con Argentina, Nigeria e Iran. Partita d’esordio con l’Argentina, prima del match, sulla carta, decisivo per il secondo posto e la qualificazione agli ottavi con la Nigeria. Chiusura con l’Iran che, difficilmente, riuscirà ad evitare la quarta piazza. Ecco il dettaglio delle partite.

15 giugno 2014, ore 19.00 (Mezzanotte) – Rio de Janeiro, Maracana
Bosnia – Argentina

21 giugno 2014, ore 18.00 (Mezzanotte) – Cuiaba, Arena Pantanal
Bosnia – Nigeria

25 giugno 2014, ore 13.00 (18.00) – Salvador de Bahia, Itaipava Arena Fonte Nova
Bosnia – Iran

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ultimo aggiornamento: 03-06-2014


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